ADS, pay-per-click, display & more
Cosa sono, perché usarli, quando servono e come impostarli
Creare promozioni sul web è essenziale per far conoscere i propri servizi, aumentare il rendimento dei propri prodotti o favorire la diffusione di un brand.
Gli annunci ADS, in tutte le forme, sono ormai il modo più immediato per colpire qualsiasi tipo di target.
Per quale motivo decidere di investire sul web invece che nei media tradizionali (giornali, radio, televisione, ecc.)?
La risposta è semplice:
- una selezione molto più capillare del target a cui comunicare;
- il tracciamento dell’esito delle campagne e di ogni singolo annuncio;
- la possibilità di fare modifiche live ad una campagna in qualsiasi momento per ottimizzarne il risultato.

Definizione degli obiettivi e del target
Tipologia di annuncio, budget da investire, target scelto e piattaforma devono essere definiti in base allo scopo da raggiungere. Gli annunci sponsorizzati, se utilizzati nel modo corretto, permettono di ottener il miglior rapporto tra investimento e risultato.
Esistono diverse forme di annunci sponsorizzati e variano per prima cosa in base alla piattaforma che si decide di utilizzare.
Annunci sui motori di ricerca (Google Ads) e pubblicità sui social (Facebook, Instagram, LinkedIn) sono senz’altro i servizi più utilizzati ed efficaci del momento.
Se ti rivolgi ad un pubblico di settore, potresti anche utilizzare annunci su portali online.
Google ADS
Google permette di creare annunci pubblicitari pertinenti rispetto alle ricerche dell’utente sul web.
Inserisce il tuo sito in cima alla prima pagina delle ricerche, prevedendo un costo per ogni click (o impressione).
Gli annunci vengono targettizati per area geografica e parole chiave.
Possono essere:
- annunci testuali: composti da titolo, testo e alcuni link o call to action rapide;
- annunci testuali dinamici: sono simili agli annunci testuali, ma con la possibilità di personalizzare alcune parole del titolo o del testo in modo dinamico sulla base della ricerca fatta dall’utente;
- annunci display / video: sono immagini, gif o video in diversi formati, che vengono solitamente ospitati su portali affiliati a Google. Permettono di colpire persone anche al di fuori del motore di ricerca, in contesti diversi. Solitamente hanno un costo inferiore agli annunci testuali, ma spesso sono cliccati anche per errore e quindi possono aumentare il tasso di abbandono al sito.
- annunci remarketing (su questo ci torneremo poi).

Prima di investire su Google è necessario tenere conto che, rispetto ad altre piattaforme, con questa soluzione avrai la possibilità di raggiungere un target più ampio.
Tuttavia i budget da investire sono elevati e partono da un minimo di 1.000 / 1.500 euro al mese per lingua o per Paese.
Google considera poi anche la storicità degli annunci: l’ottimizzazione e la stabilizzazione del budget si raggiunge dopo circa 3 mesi di annunci.
È consigliabile quindi prevedere di mantentere campagne attive per almeno un anno.
Se non puoi fare questo tipo di investimento, meglio allora pensare ad altre piattaforme che possono comunque aiutarti a raggiungere lo scopo, ma con spese e tempi inferiori!
Social Media
Avviare sponsorizzazioni su queste piattaforme è efficace per colpire quella che viene definita la “domanda latente” ovvero un pubblico che non cerca direttamente il tuo prodotto o servizio ma che, in base a click e mi piace, potrebbe essere interessato all’offerta.
La creazione di campagne sui social permette di raggiungere un target molto specifico con un budget ridotto.
Per ottenere risultati efficaci è importante un buon lavoro di impegno e costanza che passa attraverso questi step:
- Definizione del pubblico: la maggior parte dei social permette di selezionare non solo un target categorizzando età, genere, area geografica, ma anche interessi e abitudini. Più si conosce il proprio pubblico più si riuscirà a concentrare la portata del nostro messaggio evitando sprechi di budget.
- Preparazione della creatività: le giuste immagini risultano essenziali per attirare l’utente. Inoltre occorre selezionare quale tipologia di annuncio utilizzare (immagine singola, video, carousel) che risulterà più o meno efficace in base alla risposta dell’utente.
- Scelta dei testi: frasi della giusta lunghezza con parole chiavi funzionanti ed emoji possono determinare risultati più profiqui. Sperimentare, anche in questo caso, è la migliore soluzione, dato che ogni pubblico risponde in modo differente. Quello che può funzionare per un’azienda può non funzionare per un’altra.
- Definizione degli obiettivi: è fondamentale per creare campagne specifiche per ogni scopo. Segmentare gli annunci, permette di raccogliere risultati più chiari ed utili.

Ricordati di aggiornare la creatività dei tuoi annunci ogni 10 giorni. Questo darà un nuovo boost alle campagne, soprattutto su Facebook ed Instagram.
Non inserire testi sulle immagini perché la visualizzazione dei tuoi banner potrebbe venire penalizzata.
Remarketing ads
Dedichiamo un breve paragrafo agli annunci remarketing.
Tutte le piattaforme di sponsorizzazione permettono di attivare questo tipo di campagne che, soprattutto in caso di promozione di uno store online, possono essere davvero utili per abbassare il costo conversione.
Si tratta di annunci a tutti gli effetti che vengono però mostrati solo ad utenti che hanno già visitato il vostro sito o la vostra applicazione, ad un pubblico definito “caldo”.
In due parole si tratta di annunci che seguono l’utente nei giorni successivi ad un’azione.
Ti sarà sicuramente capitato di fare una ricerca online per programmare un viaggio o per acquistare un prodotto e di rivedere nei giorni successivi banner collegati alla vostra indagine.
Prova a pensare quante volte, proprio perché hai visualizzato questi annunci, hai poi portato a termine un acquisto o una prenotazione! La risposta, pur essendo soggettiva, può farti capire quanto possano essere efficaci, ancor di più se abbinati ad un codice sconto o promozione dedicata agli indecisi o a chi ha già effettuato un’azione in precedenza.
N.B. Con l’introduzione delle nuove normative sulla privacy del nuovo GDPR, l’attivazione degli script di monitoraggio necessari per creare queste liste dinamiche di utenti è soggetta al consenso esplicito tramite banner dei cookies.

Osa, prova, sperimenta
Questa è la parola chiave!
Le campagne promozionali sul web hanno bisogno di tempo prima di fruttare risultati efficaci.
In media saranno necessari dai 20 ai 40 giorni per raggiungere un risultato di conversione stabile.
Inoltre l’andamento della maggior parte delle sposorizzate non è mai costante, possono agire fattori esterni che non sempre possono essere previsti o controllati (periodo dell’anno, trend del momento, ecc.).
Ci sono moltissimi aspetti con i quali si possono fare test: cambiare il target, cambiare la creatività dell’annuncio, modificare il budget o cambiare il tipo di annuncio.
Ricorda: sempre meglio duplicare un annuncio e cambiarlo, piuttosto che modificarne uno esistente. Così facendo sarà possibile per te confrontare i risultati e ripristinare eventualmente il precedente.

Reporting and analysis
Ogni campagna che si rispetti si conclude con un report.
La raccolta di tutti i dati generati dagli annunci può infatti far comprendere l’efficacia o meno di una campagna, di una piattaforma, di un target. L’analisi di queste informazioni è essenziale per ottimizzare gli annunci e per poter modificare o confermare una strategia di marketing.
Consigliamo quindi un monitoraggio quotidiano degli annunci, un quick report mensile ed un report più approfondito almento ogni 3 mesi.
Un corretto approccio presuppone anche il check tramite Google Analytics con particolare attenzione a tasso di abbandono, tempo di permanenza, numero di pagine visualizzate per sessione, tasso di conversione e (se presente) tasso di abbandono del carrello.
Una giusta interpretazione dei dati arriva con l’esperienza, ma è sicuramente da qui che si finisce e si riparte!
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