Flex Work


Quello che sta accadendo in questi giorni attorno a noi è davvero senza precedenti.
L’emergenza Coronavirus ha senza dubbio richiesto un adattamento senza precedenti da parte di tutti noi in ogni aspetto del nostro quotidiano.

Scuole chiuse, orario massimo di servizio per i bar, stop alle competizioni sportive, queste sono solo alcune delle misure adottate dalle regioni per cercare di rallentare il contagio.

La conseguenza è che, anche nell’ambito lavorativo, i provvedimenti da prendere sono seri e vincolanti.

Con l’emergenza sanitaria si parla quindi di Smart Working, lavoro agile o lavoro flessibile.
Il concetto è semplice: le aziende possono far lavorare i propri collaboratori a distanza ed i vantaggi sono significativi.

Restituire alle persone la flessibilità, l’autonomia nella scelta degli orari e degli strumenti da utilizzare, a fronte di una maggior responsabilizzazione sui risultati, ha dimostrato di essere una scelta estremamente vincente.

Come funziona


Diverse aziende stanno già sperimentando questa nuova modalità di collaborazione.
In Italia lo Smart Working è stato introdotto alla Legge del 22 maggio 2017 (n.81 art. 18-24).

La norma prevede che la prestazione lavorativa possa avvenire in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno.
Non ci sono vincoli di spazio e tempo, restano però i limiti dell’orario massimo di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.
Si può lavorare da qualsiasi luogo (dentro e fuori l’azienda), non si timbra un cartellino, non si fanno pause in orari predefiniti.
L’azienda ed il dipendente ridefiniscono in maniera flessibile le modalità di lavoro, con l’unico obbligo di raggiungere obiettivi e risultati concordati.

Il gruppo bancario UniCredit è stata una delle prime aziende a sperimentare il lavoro agile, già dal 2008.
Oggi, oltre 7.000 dipendenti dell’istituto bancario possono lavorare per un giorno a settimana dalle proprie abitazioni.
Con lo scoppio dell’emergenza sanitaria di questi mesi, l’azienda ha imposto due settimane obbligatorie di Smart Working per tutti gli impiegati. Al momento deve ancora definire se attivare un prolungamento dell’attività domiciliare o riprendere le attività in sede.

All’estero, Microsoft è l’esempio più significativo.
Lo scorso anno la multinazionale giapponese ha svolto dei test sui suoi dipendenti nella sede principale di Tokyo.
Ha adottato la settimana lavorativa breve, con quattro giorni in ufficio e tre di riposo per tutti i dipendenti aziendali. La produttività è salita di ben il 40%, oltre ad un aumento esponenziale del grado si soddisfazione dei dipendenti.
Dipendenti più sereni, più motivati e più produttivi e allo stesso tempo un taglio dei costi aziendali di alcune risorse (consumo energetico ridotto del 23%).

Innovare gli spazi di lavoro


Molte realtà hanno cercato inoltre di migliorare gli spazi di lavoro.

Parlando di uffici innovativi Google rappresenta l’esempio per antonomasia. Gli spazi sono ideati per stimolare creatività e pensiero laterale, per trovare soluzioni nuove a problemi non ancora affrontati. In Googleplex gli uffici diventano luoghi di vita e si attorniano di tavoli da biliardo, sala bowling, palestre, piscine, centro massaggi, campi da beach volley e naturalmente sale relax con le famosissime poltrone a sacco colorate.
Nella classifica di Business Insider Google è ai primi posti tra le 50 compagnie migliori in cui lavorare negli Stati Uniti.

In Italia invece c’è Talent Garden che, con la sede di Milano Calabiana, inaugura una nuova era nel settore dei coworking e degli spazi eventi.
Per tutti gli ospiti è possibile accedere ad innumerevoli aree relax, alla terrazza con piscina, al Tag Cafè e alla cucina, partecipare ad eventi e a corsi organizzati nel cowo.
Ha sede qui anche FabLab, realtà innovativa che opera nel settore del printing 3D.

Tips & Tools


Se lavori già da casa, sicuramente ti sei imbattuto in alcuni problemi comuni. Nessuna paura, siamo pronti a darti degli ottimi suggerimenti per migliorare la tua produttività!

Vincere la distrazione

L’ambiente domestico è pieno di possibili distrazioni, soprattutto se frequentato da altre persone.
Per migliorare la tua concentrazione prova ad ascoltare musica in cuffia. Spotify è piena di playlist tematiche tra le quali scegliere.
Se non funziona, puoi provare la tecnica del pomodoro!
Amata dagli sviluppatori più nerd, è una tecnica che alterna sessioni di 25 minuti di lavoro a 5 minuti di pausa. Dopo 4 sessioni complete puoi goderti una pausa più lunga di 15/30 minuti.
Se vuoi sperimentarne l’efficacia esistono app, sia per iOS che Android, che ti aiuteranno a tenere il tempo.

La giusta postazione

Scoprirai che basta poco per avere un ambiente di lavoro efficiente.
Il nostro consiglio è di evitare di lavorare dal divano, sul letto o di restare in pigiama tutto il giorno! Mente, fisico e aspetto hanno bisogno di capire che stai lavorando.
Scegli una stanza ben illuminata, con un tavolo ed una sedia comoda. Attrezzati quindi di un notebook e di una buona connessione internet.
Se hai difficoltà a lavorare con touchpad e display di dimensioni ridotte, puoi collegare facilmente a qualsiasi dispositivo un monitor, un mouse ed una tastiera esterna.

Gli strumenti

Lavorare da remoto, significa avere un contatto ridotto con i colleghi, i super visor o i clienti.
Questo per fortuna si può risolvere facilmente attraverso alcuni strumenti alla portata di tutti.

  • Dropbox o WeTransfer: permettono di condividere file di grandi dimensioni. Anche via email puoi trasmettere allegati, ma è consigliabile utilizzare queste piattaforme nel caso di dimensioni superiori ai 2/3 mega.
  • Google Drive: è una suite gratuita e accessibile a qualsiasi account Gmail che permette di creare documenti di vario genere (es. word, excel, ppt), collaborando poi alla modifica o revisione assieme ad altri utenti.
  • Trello: permette di creare delle To do List suddivise per bacheche, temi ed ovviamente con la data di consegna.
  • Active Collab: per noi è stata una vera rivoluzione. Si tratta di un task manager disponibile sia in cloud che in modalità self-hosted. È uno strumento ottimo per assegnare compiti, definire workflow ed impegni per ciascun membro del team, interagire tramite un sistema di messaggistica interna, scambiare file. C’è inoltre il time tracking, utile per monitorare il tempo impiegato per svolgere qualsiasi compito. Vi consigliamo davvero di provarlo!
  • Team Viewer: è un software per il controllo remoto. Potrebbe permetterti di accedere da remoto, per un breve periodo al computer della tua scrivania nel caso ti fossi dimenticato qualcosa!
  • Skype o Meet.google: sono piattaforme per avviare conversazioni o video chiamate da remoto tra 2 o più persone.