L’unione fa la forza
è sicuramente uno dei primi motti che ti hanno insegnato da bambino. Crescendo ti sarai poi reso conto di quanto si può andare lontano con un buon lavoro di squadra.
Quando le idee di più persone, aziende o brand si uniscono con un obiettivo in comune, i risultati sono migliori e tangibili. È questo forse il motivo per cui una delle strategie di marketing più utilizzate nell’anno in corso è il co-branding.
L’esperienza di acquisto sta avendo sempre maggiore importanza per gli utenti, che esigono dai vari brand percorsi di acquisto interattivi ed emozionali.
Quale migliore occasione quindi per attivare una collaborazione tra marchi, una partnership strategica per espandere la notorietà del proprio brand o prodotto?

Co-Cosa??
Possiamo definire il co-branding come una strategia di marketing che vede più brand, compatibili per alcuni aspetti tra loro, prendere parte a un progetto che rispecchi i valori e le personalità di entrambi dando un valore aggiunto al consumatore finale.
Perché funzioni, infatti, tutti i giocatori della partita devono ottenere una soluzione vantaggiosa.
Il cliente può vivere un’esperienza di acquisto totalmente nuova ed emozionale, oltre che conveniente. Spesso si tratta di un doppio vantaggio, rispetto all’acquisto del prodotto di un solo brand. Non è da dimenticare poi che i prodotti che nascono da collaborazioni, sono quasi sempre in edizioni limitate, quindi esclusivi, e che possono accrescere di valore nel tempo.
Dalla parte dei brand i benefici sono davvero tanti. Di certo, ne giova in generale l’awareness e la redditività. In base poi a quali sono le aziende che collaborano, è possibile espandere il proprio pubblico o raggiungerne uno di nicchia, ampliando o focalizzando il target e il mercato. In termini economici poi, riduce anche i costi di pubblicità e marketing, perché vengono condivisi.
Pensi di non aver mai sentito parlare di co-branding? Non credo sia possibile, ne hai chiari esempi tutti i giorni sotto gli occhi. Ne elencheremo alcuni, per spiegarti meglio quali sono i risultati ottenibili e per darti degli spunti di riflessione!
Mc Donald’s e Giallo Zafferano
Dal 2019 il fast food più famoso al mondo collabora con il sito di ricette numero uno in Italia alla creazione di Hamburger con materie prime selezionate, garantendo tutti i sapori delle tradizioni regionali del nostro Paese.
Sono nati così i McChicken Variation, che al loro primo lancio in poco più di due mesi sono stati gustati da 8 milioni di persone.
La formula segreta di questo grande successo è molto semplice, quanto a prima vista impensabile: sotto sotto il target di riferimento principale dei due brand è lo stesso!
Famiglie, Persone che vogliono cucinare o mangiare qualcosa di veloce, amanti del gusto e dei buoni sapori, ma soprattutto, Italiani che amano la loro tradizione e la vogliono assaporare anche quando mangiano “piatti internazionali”.
Da McDonald’s viene garantita la velocità nella preparazione del proprio ordine il prezzo accessibile, da Giallo Zafferano la cura nella scelta degli ingredienti e il rispetto delle tradizioni del nostro Paese.
Per tenere fede a questi valori, tutti gli ingredienti sono al 100% di origine italiana.

Apple e Mastercard
Da una collaborazione potrebbe nascere un prodotto o un servizio destinato a cambiare del tutto le nostre abitudini. È il caso di Apple Pay, nato da un’unione di forze e conoscenze di Apple e Mastercard. Senza un aiuto reciproco delle due aziende questo nuovo metodo di pagamento sarebbe ancora solo un’idea. In poche parole, questa app, che trovi già installata sui prodotti Apple, ti permette di salvare le tue carte in modo digitale, così da poterle utilizzare senza avere fisicamente le tessere con te.
Per fare in modo che questa tecnologia diventasse realtà, Apple si è dovuta appoggiare alla società di carte di credito Mastercard, che l’ha integrata tra i suoi strumenti per l’acquisto. Allo stesso modo, Mastercard, che aveva già sviluppato il pagamento contactless, ha implementato tramite Apple la tecnologia che permette di autorizzare un pagamento tramite Touch ID e Face ID. È stato anche importante poter contare sulla notorietà l’una dell’altra, che ha lasciato inizialmente pochi spazi a prodotti simili della concorrenza.

Chiara Ferragni
Anche se non sei un grande fan di Chiara Ferragni e non la segui su Instagram, è comunque difficile non sentirne parlare. Il Blinking Eye e l’Eyepatch, simboli del suo brand, sono ovunque. Nell’ultimo anno il genio del marketing digitale ha avviato diverse collaborazioni di successo. Ha preferito espandere il suo mercato attraverso brand alla portata di tutti piuttosto che con grandi firme della moda haute couture.
L’occhiolino e lo zampino della Ferragni sono comparsi sui prodotti di Pigna, Pantene e Oreo, ma anche Nespresso, 24bottles, Lancome e Champion.
La mossa vincente dell’imprenditrice Cremonese è di aver implementato strategie di co-branding con i marchi di punta del loro settore di appartenenza e maggiormente acquistati dai consumatori, affacciandosi a mercati totalmente diversi.
Eccola quindi in cartolibreria, a scuola e in ufficio con Pigna, in casa con Oreo, Pantene e Nespresso, nel beauty con Lancome, nello zaino con 24bottles, in palestra con Champion. I prodotti nati dalle sue collaborazioni mantengono prezzi sempre accessibili, appena più più alti di quelli di listino dei brand con cui lavora.

Dolce e Gabbana
Prima di Chiara Ferragni, già un marchio di grandi stilisti, aveva fatto del co-branding, il suo asso nella manica per arrivare a un pubblico che tramite vestiti e accessori sarebbe stato irraggiungibile.
Dolce e Gabbana si sono lanciati nel food&beverage per aprire le porte del lusso a una larga fetta di potenziali clienti. Hanno anche colto le varie occasioni di co-branding per raccontare la Sicilia, terra natia di Dolce e grande amore di Gabbana.
L’iconografia geometrica e colorata della terra del sud, è apparsa su tutte le collaborazioni di D&G che si sono spinti tra vini e superalcolici (come Martini e Donnafugata) panettoni, pasta e gelati, (come Algida, Pastificio di martino e Fiasconaro) fino ad arrivare ai piccoli e grandi elettrodomestici della Smeg.
L’obiettivo è di rafforzare quel legame e la fiducia delle persone nei confronti del brand e far girare il loro nome il più possibile.
Dolce e Gabbana si conferma essere così un brand di stile, non di prodotto, la sua firma è riconoscibile e applicabile ovunque, non so a vestiti e accessori.
Definire il tuo marchio e raccontarlo tramite un’esperienza è un’ottimo modo per influenzare il tuo pubblico di destinazione. Se hai un’idea che non sei sicuro di poter realizzare al meglio da solo, mettiti in contatto con altri brand che possono aiutarti! Rimani al passo e soddisfa le aspettative dei clienti che cercano novità e nuove esperienze tramite una strategia di co-branding.

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