Facebook dopo iOS 14


Il 26 aprile 2021 Apple ha rilasciato la nuova versione iOS 14.5 che, tra le altre nuove funzionalità, ne ha una che permette agli utenti di controllare e limitare l’App Tracking Trasparency (ATT).

Facebook già da diversi mesi seminava il terrore tra i creatori di Social ADS ed ora il momento X è arrivato! Scopriamo insieme quali sono gli effetti sulle tue inserzioni.

Come raccogliere il consenso al tracking?


In sostanza, agli utenti che effettuano l’aggiornamento del software su un prodotto Apple, al download o update di un’app, viene chiesto il consenso esplicito alla raccolta e condivisione dei loro dati di comportamento. Questi dati comprendono anche i codici di tracciamento di terze parti, come il pixel di Facebook o l’SDK, su cui si basano molte delle targhetizzazioni delle nostre sponsorizzate.

Magari potresti pensare “era ora che qualcuno si preoccupasse della nostra riservatezza!”, ma se sei un marketer capirai che questo passo fatto da Apple nel campo della privacy creerà non pochi problemi.

Se l’utente non acconsente ai dati, non possiamo tracciare tutto ciò che effettua al di fuori della piattaforma social. Nel caso, ad esempio, di un utente che partendo da una sponsorizzazione va sul sito e effettua un acquisto, potrebbe non esserci riconosciuto il merito. Gli utenti vengono esclusi di default dal tracciamento finché non vedono il prompt all’interno dell’app e decidono se accettare o negare l’utilizzo del proprio IDFA.

Ecco spiegato il motivo per cui i dati che ti è concesso raccogliere sul tuo pubblico e sull’efficacia delle tue sponsorizzazioni non sono più quelli di prima.

Aiuto... Preparati al peggio!


Questa era la situazione a fine giugno 2021.

Nel nostro paese soltanto il 25,25% degli utenti Apple aveva acconsentito al tracciamento dei dati. Della restante parte, il 47,43% aveva negato, mentre al 24,76% non era ancora stato chiesto. A fine settembre è stato fatto un nuovo conteggio, ma i numeri non sono stati incoraggianti.

Rimane soltanto il 30% di persone che hanno autorizzato il tracciamento in Italia.

A consolarci ci pensa però il report di idealo.it
Secondo i dati raccolti riferiti al 2020 sulle intenzioni di acquisto online via mobile, risulta che solo il 22,7% degli utenti utilizza prodotti Apple.
Forse è meno di quanto ti aspettassi, ma considera anche che, le persone che utilizzano un iPhone o iPad, probabilmente hanno maggiore capacità di acquisto!

Keep calm… Le modifiche al tuo Business Manager


Ci sono delle azioni da fare all’interno del Business Manager per prepararsi a questa novità.
Per prima cosa devi verificare il dominio del sito web. Questo ti permette di rivendicarne la proprietà su Facebook e proteggere il tuo brand. È un’azione facile che puoi svolgere all’interno di Gestione Inserzioni. Lo trovi nella sezione Brand Safety sotto “Domini”.

Un’altra cosa che va fatta è la configurazione degli eventi di conversione.
Fino a poco tempo fa gli eventi che si potevano settare erano infiniti. Ora, invece, sono al massimo otto.
Li puoi configurare sempre all’interno del BM, sotto la voce “gestione eventi”. Grazie agli eventi potrai poi andare a creare i pubblici personalizzati.

Infine, fai un check della finestra di attribuzione. Prima dell’aggiornamento a iOS 14 Facebook la scelta era tra 1 giorno, 7 giorni o 28 giorni dal click. Ora sono stati ridotti a 7 giorni dal click o 1 giorno dalla visualizzazione. Ti consigliamo quindi di controllare sempre questo setting nelle tue campagne impostando il valore più alto per non perdere nessun risultato.

Altri modi per tracciare le tue conversioni


Ci sono strumenti esterni a Facebook e Gestione Inserzioni, che di certo ti possono aiutare ad avere un quadro più preciso sull’andamento delle campagne.

API Conversion
Si tratta di un sistema che si affianca al pixel e comunica direttamente al server l’avvenuta conversione proveniente da una campagna di sponsorizzazione. Non si basa quindi su un cookie rilasciato dal pixel, bensì sul tracciamento dell’acquisto da parte del sito web.
In molti consigliano di implementare sia il pixel che il tracciamento API contemporaneamente per massimizzare il tracking dei dati. Questo potrebbe però portare anche a un doppio tracciamento, quindi fai qualche test per assicurarti che tutto funzioni correttamente.

Tag Manager
Google Tag Manager è uno strumento gratuito che consente di installare degli snippet di codice all’interno delle pagine HTML di un sito web. Questo tool si compone di due parti, gli attivatori (click su un link/bottone/call to action del sito) e i tag (che ricevono ed elaborano il dato generato da questa azione). Implementando Google Tag Manager il pixel può avere dei dati più precisi e puntuali nella ricezione dei dati relativi ai vari eventi.

Google Analytics
Un’altro tool davvero molto utile per capire l’andamento generale e la provenienza dei dati è senz’altro Analytics. Oltre a fornire informazioni certe può essere un buon punto di confronto. Puoi comparare i dati forniti da Google con quelli che compaiono in Gestione Inserzioni di Facebook per farti un’idea di quanto quelli provenienti dalle sponsorizzate social siano definiti. Analytics è stato da poco aggiornato alla Versione “GA4” che permette di ottenere dati in riferimento alla monetizzazione molto mirati anche grazie a rapporti flessibili.

Ma tranquillo… Nonostante tutto non è la fine del mondo


Il prossimo passo sarà forse quello di attivare Facebook Pay nello shop? Ottima idea, perché l’intero processo di acquisto si potrebbe fare all’interno delle piattaforme social!
In alcuni Paesi questa funzione è in fase di test e sembra che il prossimo anno potremo averla anche in Italia.

Rimaniamo ottimisti


È vero, i possessori di iPhone e iPad sono tanti al giorno d’oggi e i dati su cui potremo contare non saranno più quelli di prima. Per le nostre prossime campagne dobbiamo però tenere presente che non tutto è perduto! Dal momento che tutte le azioni svolte in-app vengono comunque tracciate, possiamo spostare lì la nostra attenzione.

I dati raccolti riferiti ai lead, alle interazioni e alle visualizzazioni all’interno delle applicazioni rimangono per tutti invariati. Possiamo quindi puntare a ri-targhetizzare tutte le persone che visitano il nostro profilo, visualizzano un video, lasciano un commento o un like. Anche le azioni compiute sulle Lead Ads e le esperienze interattive possono essere un punto di partenza per la creazione del pubblico.

Dal momento che non puoi più contare al 100% su Facebook per arrivare ai tuoi utenti, riconsidera l’utilizzo dell’influencer marketing.

I dati sulla tua targhetizzazione non sono più ottimali e super attendibili, ma non per questo il tuo pubblico è cambiato o si è ridotto! Prova quindi a puntare su testimonial di eccezione e blogger affini e falli parlare di te!

Fonti: blog.branch.io & www.idealo.it