Instagram


Partenza con il botto per il social più utilizzato, il nostro caro Instagram infatti sta testando diverse nuove funzionalità come il text-mode che per generare un post da pubblicare nel feed con testo all’interno.

C’è inoltre in programma il rilascio di una nuova interfaccia che prevederà l’introduzione del tasto + al centro in basso, per aggiungere nuovi contenuti, l’icona dei reel passa accanto al posto della tab shop che invece sparirà.

Tra gli aggiornamenti è finalmente attiva la funzione che permette di programmare i Reel direttamente dall’app, uno strumento davvero utile per aziende e creators e infine verrà introdotta la Quiet Mode, per silenziare tutte le notifiche dell’app. Lo status sarà visibile ai follower.

TikTok


Tante novità anche in casa TikTok, il social cinese ha stipulato una partnership con IMDb per taggare serie tv, film e documentari all’interno dei video pubblicati. La funzione porterà ad una pagina con altri video simili e ulteriori informazioni sui contenuti.

È inoltre stata confermata da Forbes la presenza di un tasto heating che può essere utilizzato manualmente dagli employers della piattaforma per consentire a video specifici di raggiungere un certo numero di visualizzazioni diventando presto virali.

Youtube


Dal 1 febbraio Youtube introdurrà la monetizzazione direttamente da Shorts, il nuovo formato dei video presente in piattaforma da ormai qualche mese. Per poter accedere i requisiti sono: avere più di 1000 iscritti al canale e almeno 10 milioni di views ai video shorts.

Twitter


A inizio gennaio Twitter aveva annunciato una nuova organizzazione del feed, rendendo centrare la tab dei “per te” rispetto a quella dei seguiti. A distanza di poco è stato fatto un passo indietro. A partire da ora Twitter permetterà agli utenti di scegliere l’impostazione preferita. Per farlo basta chiudere il tab di Twitter sul feed che si vuole utilizzare e al prossimo riavvio verrà caricato l’ultimo selezionato.

Tutti i social sono però alla continua ricerca di un miglioramento in termini di esperienza per l’utente e soprattutto di sicurezza. Un punto comune a tutti è la volontà di preservare i dati sensibili e personali degli iscritti, facendo passi avanti in materia di privacy.

D’altro canto una lotta comune nata negli ultimi mesi e che potrebbe diventare centrale nel 2023 è quella contro il fenomeno del deepfake.

L’apice della disinformazione online non è più composta dalle sole fake news, ora anche video e audio possono contenere e riportare il falso. La tecnica del deepfake nasce dall’intelligenza artificiale che riesce a combinare immagini, parole e volti umani per creare video il più fedeli possibile alla realtà. Da qui nascono contenuti che possono veicolare messaggi errati trasmessi da figure di spicco a cui molti potrebbero dare ascolto, divulgando, magari in modo virale, fake news o peggio. I volti e le voci dei personaggi presi in causa vengono così utilizzati per i fini più disparati, perlopiù criminali e diffamatori.