Un percorso iniziato nel 2018 sta finalmente per essere concluso: una posta certificata valida in tutta Europa che consentirà ai cittadini, alle aziende e alle Pubbliche Amministrazioni europee di comunicare tra loro in modo sicuro.

Si tratta di una novità rivoluzionaria in quanto fino ad oggi la PEC è stata considerata un servizio 100% italiano. Ci sono altri paesi come Svizzera e Germania che hanno messo a punto delle soluzioni simili a quella italiana, ma con caratteristiche di sicurezza e garanzia inferiori.

Un piccolo ripasso


PEC sta per Posta Elettronica Certificata, è una comunicazione digitale con ricevuta di ritorno, che funziona in modo molto simile alla tradizionale posta elettronica, ma ha valore legale.
La particolarità di questo sistema è che garantisce una maggiore sicurezza poiché il contenuto è sempre protetto tramite crittografia ed il messaggio o gli allegati non possono essere modificati durante la trasmissione.

Cosa cambia con il nuovo standard ETSI?


L’ETSI (European Telecommunications Standards Institute) è un organismo internazionale nato nel 1988, che ha il compito di definire ed emettere gli standard che devono caratterizzare tutte le telecomunicazioni, comprese quelle via email, in Europa per essere considerate valide legalmente in tutto il territorio.

Tra i requisiti della PEC valida in Europa che già conosciamo ritroviamo:

  • la certezza a valore legale dell’invio e della consegna (o mancata consegna) delle email;
  • la garanzia temporale dell’invio e ricezione dei messaggi;
  • la garanzia di integrità del contenuto che permette di prevenire o individuare qualsiasi modifica non autorizzata ai dati;
  • la certificazione dell’identità dei possessori dei servizi;
  • standard aperti per garantire che l’insieme dei partecipanti alla REM possa incrementare e diffondersi.

Gli elementi innovativi rispetto alla PEC italiana riguardano l’identificazione certa dei soggetti che partecipano alla trasmissione dei messaggi tramite “meccanismi di autenticazione affidabili e condivisi e standard di sicurezza rafforzati per il servizio PEC, con l’adozione di ulteriori livelli di controllo e autorizzazioni specifiche per l’accesso e la gestione del servizio”.

Come adeguarsi al nuovo standard?


Niente paura, ti basterà seguire due semplici passaggi.

Prima di tutto è necessario il riconoscimento dell’utente titolare della PEC, e lo potrai fare scegliendo una delle seguenti modalità:

  • SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale);
  • Firma digitale;
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica);
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
  • DVO (De Visu Online) con operatore;
  • Direttamente di persona, recandosi agli sportelli autorizzati.

Il secondo step prevede invece l’attivazione dell’Autenticazione a due fattori che viene resa obbligatoria per utilizzare la PEC sul territorio europeo. Potrai così accedere alla casella personale utilizzando la combinazione: username, password, OTP e notifica push per l’autorizzazione. Et voilà! Sei ufficialmente autorizzato ad operare in Europa.

Ecco tutto quello che devi saperi su un evento epocale per i servizi digitali di tutto il territorio europeo, in cui l’Italia ha rappresentato il cuore pulsante di questa importante iniziativa!