Come creare la dashboard per il tuo e-commerce

Sai se il tuo shop attira traffico di qualità? I tuoi utenti tendono a rimanere o abbandonano rapidamente il sito? Il tuo fatturato è in evoluzione?

Se non sai come rispondere a queste domande, abbiamo creato l’articolo giusto per te! Parliamo della dashboard dell’e-commerce: uno strumento personalizzato che ti offre la possibilità di avere una visione globale sugli indicatori più importanti per la tua attività.

Torniamo a parlare dei Key Performance Indicators, di cui abbiamo trattato poco tempo fa in questo articolo. Oggi però vogliamo aiutarti a selezionare quelli più adatti alla tua attività per creare una perfetta dashboard per il tuo e-commerce.

Quali di questi dovresti includere nella tua dashboard? Scopriamolo insieme!

I KPI di risultato sono fondamentali per uno shop online. Ecco alcuni esempi:

• Fatturato, IVA esclusa e inclusa: consente di valutare la salute finanziaria dell’azienda.
• Il numero di ordini: può essere arricchito con dati aggiuntivi come il tasso di conversione, il tasso di ritorno o le cancellazioni degli ordini;
• Il costo operativo e di acquisizione: questo indicatore designa le spese per la produzione, la distribuzione di un prodotto e l’acquisizione dei visitatori;
• Il risultato operativo: questo dato corrisponde al reddito e/o alle perdite generate dalla gestione dell’attività, al lordo delle imposte e degli interessi.

Come monitorare l’acquisizione dei visitatori? Se utilizzi strategie promozionali, di advertising o altre strategie organiche ecco quali dati dovresti controllare:

• Il numero di visitatori/visite (traffico/traffico unico)
• Il numero di visitatori/visite per canale
• Il costo di acquisizione per canale: questo elemento permette di conoscere le spese necessarie per generare una visita, per ciascuno dei canali utilizzati.

Ecco alcuni indicatori che ti permettono di misurare le prestazioni del tuo sito in termini di conversione dei visitatori:

• Il tasso di conversione: trova tutte le informazioni in questo check up!
  HappyTips: è possibile suddividere il tasso di conversione per canale di acquisizione. Questo aiuta a farti un’idea di quali siano i canali più efficaci per attirare visitatori rilevanti;
• Tasso di rimbalzo: ovvero la percentuale di visitatori che hanno abbandonato il negozio dopo aver visitato una sola pagina;
• Tasso di abbandono del carrello: consente di identificare potenziali problemi nelle fasi finali del percorso di acquisto. Ottimizza il tuo checkout in pochi passi.
• Tasso di click-through: grazie a questo dato puoi scoprire quali aree del sito sono più interessanti e ottimizzare il tasso di clic;
• Il carrello medio: questo indicatore corrisponde al prezzo medio dell’ordine effettuato da tutti i clienti.

Non smetteremo mai di dire quanto sia fondamentale la fidelizzazione dei clienti (ne abbiamo parlato anche in questo articolo). Ecco alcuni indicatori che ti aiuteranno a monitorarla:

• Il rapporto tra vecchi e nuovi clienti;
• Frequenza di acquisto: questo indicatore rappresenta il numero di acquisti che uno dei tuoi clienti effettua in un determinato periodo;
• Il tempo medio tra un ordine e l’altro;
• Il tasso di restituzione dei prodotti;
• Indice di soddisfazione dei clienti: prendi in considerazione le recensioni, ti aiuteranno a sapere se i consumatori sono soddisfatti dello shop e dei suoi prodotti.

Ultimi ma non meno importanti, proprio perché la relazione con il cliente non si ferma una volta effettuato l’acquisto. Le prestazioni della fase post-acquisto possono essere monitorate grazie ai seguenti indicatori:

• Il tasso di restituzione: il numero di prodotti restituiti rispetto al numero di prodotti venduti;
• Il numero medio di rimborsi;
• L’importo medio dei rimborsi.

Tutto chiaro? Gli indicatori da monitorare sono infiniti: seleziona quelli più adatti alla tua attività e crea una dashboard che si concentri sul successo della tua strategia!